•  Uno sguardo sulle sfide e le conclusioni

 In questa sezione, andremmo  brevemente  a trarre una conclusione sul approccio teorico  dell’ artista e la sua critica dal punto di vista dei linguaggi artistici contemporanei .

Le domande e le sfide che determinano l’ispirazione dell’artista, il suo “modus operandi ” nel far nascere     l’ opera d’arte,  l’interazione tra stile applicato e  idea centrale dell’opera, il messaggio e la strategia per comunicare e discorrere con il pubblico, sono tutte questioni da considerare.

Secondo la prassi della critica, un artista che utilizzi temi simbolici nel creare una opera rituale mistica con riferimento all’arte neo-sciamanica sarà accusato di essere un artista isolatosi nella sua  torre d’avorio e specificatamente nel caso in questione, il progetto del memoriale che custodisce in sé il ricordo di un enorme tributo di vite umane, la scelta di un linguaggio mistico e misterioso può essere difficilmente giustificabile.

“A mio parere, nonostante  non esista nessun area che possa definirsi unica e esclusiva detentrice di ideali di libertà nel pensiero delle scuole filosofico- misteriose contemporanee, considerando anche che le  correnti filosofiche distruttive, fonti del fascismo erano  legate a scuole filosofiche del pensiero mistiche, tuttavia tali  relazioni pur innegabili non giustificano la dequalificazione di una opera d’arte rituale;  secondo me  ci si dovrebbe concentrare sul Il discorso dovrebbe invece vertere sulla discussione e la questione, ad esempio, se un’opera d’arte può essere ricca di violenza pur esprimendo un concetto di negazione della violenza.

Il prerequisito per evitare di cadere in una facile composizione-statua commemorativa di routine, inflazionata,  è quella di considerare l’adeguatezza tra la forma e il contenuto;  un opera d’arte consolatoria non può essere una forma adatta per una grande tragedia come la Shoah.

L’obiettivo principale del progetto è di stimolare un processo di associazione  mentale concentrando sull’idea mira alla negazione di violenza. Anche se il simbolismo e i riferimenti mitologici, storici e filosofici è stata intensificato della caratteristica storico-culturale della città di Firenze. Tuttavia, lo scopo principale di una opera d’arte rituale è  basato sull’ obiettivo di creare una opera scioccante e pungente che si addica – in questo caso – alla profondità della tragedia dell’Olocausto, sia  un ulteriore passo nel cammino del risveglio della coscienza umana,  icona del compito educativo della comunità umana, per l’oggi e il domani.”

© Siavash Talaei    Luglio 2013